Chi Siamo
 
 

La nostra storia

Il Canova Club nasce nel 1978 per iniziativa di Stefano Balsamo , con lo scopo di condividere prospettive, visioni e punti di vista delle multinazionali che lavorano nell'ambiente romano.

Stefano inizia a riunire colleghi italiani di banche americane nei Cenacoli mensili al Bar Canova di Piazza del Popolo (da cui il nome) con un'unica regola: cercare di non darsi regole, accettando solo quella del buon gusto e del buon senso. Man mano il Club si allarga grazie ad amici e ad amici di amici che condividono le stesse problematiche aziendali, in particolare in ambito di finanza internazionale. 

Allora come oggi, il gruppo di amici si riunisce almeno una volta al mese in occasione dei Cenacoli. Durante il Cenacolo un relatore condivide le proprie esperienze su tematiche economico-finanziarie, seguito da una cena di networking per scambiare idee e opinioni su quanto emerso durante il dibattito. Il Cenacolo diventa così un incontro fisso e l'appuntamento tradizionale del Club, che rappresenta un momento di confronto, di crescita personale e di formazione. 

Ai relatori più apprezzati il Club decide di conferire l'onorificenza di "Canoviano d'Onore", che per definizione dev'essere una persona "brava e per bene" scelta dai soci stessi mediante votazione.

Partendo dal numero chiuso di 99 soci, il Canova Club negli anni cresce e si espande in tre direzioni: occuparsi dei Soci, dei più bisognosi e della collettività.

Intorno al Club gravitano inoltre numerosi sostenitori, che partecipano alle iniziative di solidarietà senza essere soci, amici e illustri relatori (uomini di governo, politici, ospiti speciali).

I tre cardini dell'impegno del Canova sono:

  • The best member
  • The best speaker
  • The best premise
 
 
 

Nasce poi il Canova Giovane, che rappresenta lo sforzo del Canova di far crescere una classe dirigente italiana che diffonda valori morali nel DNA di manager e professionisti, in linea con quelli del Canova: Amicizia, Cultura e Solidarietà. Nel 2002 Carlotta Gaudioso, allora frequentatrice del Club, crea il premio annuale R.O.S.A. (cioè Risultati Ottenuti Senza Aiuti) per donne di successo nel mondo del lavoro. Oltre a questo, il Canova vanta anche un Premio di Letteratura Economica e Finanziaria, che viene distribuito su votazione segreta al miglior divulgatore italiano, scelto tra una terna di scrittori- economisti. La selezione della terna, tra i libri pubblicati in Italia nell'anno precedente, è fatta da un apposito Comitato del Canova. Tra le altre iniziative del Canova vale la pena di ricordare le visite culturali a chiese, musei e mostre, quelle tecnico-scientifiche e le manifestazioni sportive, come il Torneo di Tennis Giallo Doppio e le partite di pallone. Ma anche il bollettino delle Job Opportunities e l'Almanacco/Calendario degli eventi del mese. Nel 2002 le attività solidali vengono riorganizzate in Canovalandia Onlus, un'associazione non profit che si occupa della Solidarietà delle Imprese sostenendo soprattutto gli anziani più bisognosi. Nel 2006 nascono poi il "Gruppo BMC (Ballo, Musica e Canto)" e la Brigata "Sorridi Canova", amici che sentono le stesse esigenze di sorridere (e ridere) in ogni occasione possibile, per esempio attraverso lo scambio di storielle amene.

Il 15 settembre 2008 il Club si trasforma in Associazione Canova Club, sancita da un Atto Costitutivo e gestita da uno Statuto. 

Nel 2010 il Canova Club approda a Milano e nel 2011 viene costituita l'Associazione Canova Club Milano, che condivide la stessa filosofia e impostazione della sorella romana: un'associazione di manager, professionisti e imprenditori che segue i principi ispiratori di Amicizia, Cultura e Solidarietà. La missione è quella di promuovere, all'interno e all'esterno dell'Associazione, molteplici iniziative con un'attenzione e una sensibilità particolare verso lo sviluppo economico e culturale del Paese. La vita del Club si svolge prevalentemente attraverso l'organizzazione di Cenacoli mensili e di appuntamenti Breakfast & Finance e Canova Digitale. 

Peculiarità del Canova Club, dalla sua origine a oggi, è essere al servizio della Comunità, svolgendo il proprio lavoro in totale regime di volontariato e senza interessi di alcun genere.