Milano
 

Canova Club Milano

Cenacolo LEAF "SPAZIO: ULTIMA FRONTIERA?"

22 maggio 2024
Westin Palace Hotel (Piazza della Repubblica 20, Milano)
 
 
 
Canova Club Milano Cenacolo LEAF "SPAZIO: ULTIMA FRONTIERA?"
 
 
 
Cenacolo LEAF "SPAZIO: ULTIMA FRONTIERA?"
 
 

“De Sidera Esse” , essere lontani dalle stelle, è l’etimo della parola desiderio, che riassume quell’anelito verso il cielo, verso le profondità dello spazio, e i suoi misteri, che fa parte di tutti noi.

Per una sera, il cielo sopra di noi ci è sembrato più vicino, e così le sue meraviglie, grazie al racconto di 5 straordinarie Donne Leader nel campo dell’astrofisica, dell’esplorazione, dell’ingegneria aerospaziale, della scienza del viaggio umano nello spazio.

 

Con la competente moderazione della nostra Socia Cristina Leone (Presidente Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio), abbiamo appreso:

  • cosa oggi vuole dire esplorazione spaziale e quali sono i progetti concreti in atto, nel racconto di Ersilia Vaudo Scarpetta (Astrofisica e Chief Diversity Officer Agenzia Spaziale Europea);
  • il ruolo della produzione tecnologica italiana nella costruzione della Lunar Gateway, la stazione orbitante attorno alla Luna, di cui “stiamo saldando” i moduli a Torino, nella testimonianza di Maria Antonietta Perino (Direttore «Space Economy Exploration and International Network» Thales Alenia Space);
  • quali sono gli effetti sull’essere umano nello spazio, e come tanta ricerca scientifica sulla nostra psicofisiologia si avvalga dell’esperienza di chi permane in assenza di gravità e in ambienti ristrettissimi, con Barbara Negri (Dirigente Tecnologo e Responsabile del Volo Umano e Sperimentazione Scientifica, Agenzia Spaziale Italiana). 

Tutto questo per capire come ci stiamo preparando alla costruzione di una base sulla Luna (non è un film di fantascienza, questa volta), usando in gran parte risorse che troveremo sul posto, e come dalla Luna e da Lunar Gateway partiremo per arrivare su Marte. L’Italia, terzo Paese al mondo a lanciare un satellite in orbita nel 1964; l’Italia, che ha costruito più del 50% del volume della International Space Station, è uno dei principali attori di quella che viene chiamata Space Economy, sulla quale si affacciano anche player privati, e non stiamo parlando solo della Space X di Elon Musk, ma anche di eccellenze italiane:

  • come la start-up PICOSATS di Anna Gregorio (Astrophysicist @UNITS e Strategy Officer PICOSATS), che è passata dalla ricerca fondamentale sull’universo, sulle orme della “signora delle stelle”,  Margherita Hack, al mondo dell’impreditoria. 

“Guardare alle Stelle per rendere la Terra un pianeta migliore”, e in questo i satelliti possono fare la differenza. I loro dati sono un patrimonio importantissimo di conoscenze per comprendere al meglio le dinamiche e gli impatti del cambiamento climatico:

  • Luisella Giulicchi (System Manager Agenzia Spaziale Europea; President, Women in Aerospace – Europe; Board of Trustees (2013-2022) American Institute of Aeronautics and Astronautics) ci ha riportati sulla Terra, al rientro dal nostro viaggio, per spiegarci come oggi i satelliti siano vere e proprie sentinelle sullo stato di salute del nostro pianeta, che visto dal cielo, resta bellissimo e al tempo stesso fragilissimo. (Alexia Giugni).

 

Eh sì, abbiamo viaggiato con le nostre Ospiti, l’audience sempre attenta ha voluto ringraziarle con una lunghissima ovazione, e poi, durante la cena, con ogni tipo di domanda scientifica, a dimostrazione che la scienza è un tema di grandissimo interesse per il nostro pubblico e di esempio, tra tanti, di Leadership al Femminile.

 

Prima di chiudere, ringraziamo pubblicamente “Verderame - Atelier del Fiore” (instagram: verderame_milano) e le Founder Laura Bozza Laura Stevanato che hanno omaggiato tutte le donne presenti di una foglia di Bugania.

 

 
 Cenacolo LEAF "SPAZIO: ULTIMA FRONTIERA?"
 
 

Grandi vasi di carta bianca ruvida (tante lune) hanno contenuto i rami, su cui sono state appese le foglie di Bugania. Le foglie, tutte insieme, seppur piccole e sottili, hanno dato forma e forza alla composizione. Ognuna di loro è stata necessaria per raggiungere la bellezza e la compiutezza della struttura; è insieme che si sono espresse al meglio, per fare qualcosa di grande (proprio come è accaduto ed accade nel nostro Gruppo LEAF). 

 

Il LEAF continua a lavorare per portare al nostro Club non solo donne straordinarie, ma anche storie straordinarie. E questo è stato veramente un racconto formidabile di scienza, coraggio, curiosità, tecnologia e di vera eccellenza del nostro Paese.

 

Chiara